È
necessario premettere che, di base, il vetro difficilmente può essere
considerato un materiale per la realizzazione di barriere antincendio. È
fragile e soggetto a stress termici, incapace di sopportare deformazioni o far
fronte a grossi carichi. Il vetro float tradizionale, anche se completamente
incombustibile, quando esposto al calore, si rompe a temperature relativamente
basse e tende ad uscire dal proprio telaio. Ecco spiegato perchè risulta poco
efficace come barriera contro la propagazione degli incendi.
Di recente però, lo sviluppo
di prodotti sempre più performanti fa si che alcune tipologie di vetro possano
considerarsi materiale con prestazioni antifuoco che garantiscono un'azione
protettiva contro gli incendi senza sacrificare la creatività e la fantasia di
architetti e progettisti.
Nella prevenzione degli
incendi, è fondamentale scegliere i materiali edili da utilizzare in funzione
della loro reazione al fuoco. Devono essere usati materiali testati e
classificati accompagnati da attestazioni documentali di prova, emesse da
laboratori certificati.
Le principali caratteristiche da considerare sono:
a) infiammabilità,
b) capacità di alimentazione delle fiamme
c) a titolo complementare, velocità di combustione lineare, produzione di tizzoni o emissione di fumo.
I risultati permettono di classificare i materiali con un codice alfanumerico, da riportare obbligatoriamente per ogni fornitura. Il vetro è incombustibile e le lastre di vetro prodotte hanno le migliori classificazioni, in particolare:
• Incombustibili, per tutti i vetri monolitici,
• Non infiammabili, per la maggior parte degli stratificati.
In caso di incendio, il
pericolo maggiore è quello di crolli che blocchino il passaggio delle persone
in pericolo, nonché del fumo e relative componenti tossiche che costituiscono
un pericolo per il rischio di asfissia e perdita di orientamento con
conseguenti eventuali reazioni di panico. Inoltre, l’intenso calore può
determinare ustioni gravi e addirittura mortali.
Per valutare l'efficacia delle protezioni si ricorre a metodi ufficiali standard adottando la curva temperatura/tempo ISO 834-10.
Per valutare l'efficacia delle protezioni si ricorre a metodi ufficiali standard adottando la curva temperatura/tempo ISO 834-10.
Le classificazioni dei vetri si stabiliscono
sulla scorta delle risposte ai seguenti criteri ed a durate minime di esposizione
al fuoco.
• Resistenza o stabilità (R),
• Tenuta alle fiamme o ai gas caldi (E),
• Isolamento termico durante l'incendio (I)
Un elemento che abbia dimostrato resistenza e tenuta a fiamme e fumi per 30 minuti sarà classificato come REI 30 ad esempio, mentre uno che garantisca resistenza e tenuta a fiamme, fumi e irraggiamento per 60 minuti riporterà REI 60, e via dicendo.
• Resistenza o stabilità (R),
• Tenuta alle fiamme o ai gas caldi (E),
• Isolamento termico durante l'incendio (I)
Un elemento che abbia dimostrato resistenza e tenuta a fiamme e fumi per 30 minuti sarà classificato come REI 30 ad esempio, mentre uno che garantisca resistenza e tenuta a fiamme, fumi e irraggiamento per 60 minuti riporterà REI 60, e via dicendo.
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